I MILLE USI DELL’OLIO E.V.O.

Da sempre l’olio è stato inquadrato come alimento / condimento. Ma non è detto che non possono esserci molteplici “variazioni” con usi specifici. Ad esempio, possiamo considerare l’olio AROMATIZZATO AL PEPERONCINO, AL ROSMARINO, ALL’ AGLIO, PREZZEMOLO, TARTUFATO O AGRUMATO. In commercio esiste, persino, un olio aromatizzato al caffè.

In questi ultimi anni: sono tanti i giovani imprenditori che propongono l’impiego delle olive, dell’olio e delle foglie di ulivo con l’alcol utilizzato come vettore. Ad esempio, sono diventati molto diffusi gli amari prodotti con l’impiego di foglie di olivo, a. Le foglie, raccolte a mano alle prime ore del mattino, in autunno, vengono poste in infusione nell’alcol. Servito freddo, l’amaro esprime il meglio. Si può anche utilizzare nella preparazione di aperitivi e cocktail.

L’olio è impiegato anche nella preparazione della birra: è chiara, dorata, torbida, fresca, luppolata, piacevolmente amara.

 

Quest’anno, in occasione dell’Olio Festival tenutosi presso il Palazzo delle Stelline a Milano, abbiamo voluto proporre un cocktail innovativo che potesse allinearsi con l’alimento principe del Festival : l’olio e.v.o..

Tutto il sapore del mediterraneo in un bicchiere, con le note acidule date dal pompelmo rosa, ma delicato al palato grazie all’ olio e.v.o. che si sposa perfettamente con il gin e lo zucchero di canna, il tutto aromatizzato da uno stelo di rosmarino.
L’ acquafaba sostituisce la chiara dell’ uovo, per il nostro cocktail vegano.

Per noi è stato un onore, oltre che un immenso piacere ricevere la menzione del Presidente Luigi Caricato nella rivista “Vitae”.

 

“E adesso, infine, per chiudere, proprio a testimonianza di quanto sia ormai di moda l’olio nei cocktail, riporto una ricetta presentata all’ultima edizione di Olio Officina Festival lo scorso marzo.

È l’Oil Dream, un cocktail a base di olio Evo, rosolio di bergamotto, pompelmo rosa, acquafaba, gin e zucchero di canna, appositamente creato per l’occasione da RosebyMary. L’olio, in questo caso, modifica la texture del cocktail, risultando più liscio al palato e rendendo meno acidule le note del pompelmo rosa. La ricetta è di Giuliana Mannucci e Marcello Mannile.

Ecco gli ingredienti: una parte di olio extra vergine di oliva, tre di acquafaba, tre di spremuta filtrata di pompelmo rosa e tre di gin Tanqueray (o vodka Tito’s), cinque grammi di zucchero di canna, un rametto di rosmarino e una scorza di pompelmo rosa. È fatta. Quanto alla preparazione, pochi passaggi: shakerare olio, zucchero e acquafaba energicamente e senza ghiaccio. Successivamente, versare il ghiaccio con il gin (o la vodka) e il succo del pompelmo rosa. Continuare a shakerare tutti gli ingredienti e versare in un flûte. Decorare con un rametto di rosmarino e uno zest di pompelmo.

E si brinda”

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